CONSIDERAZIONE DEGLI ARCHITETTI

 

Arch. Adami Diego e Geom. Adami Ilario - Villafranca (VR)


In ultima analisi, lo scenario che proponiamo, si configura come un "biolaboratorio" che si distende su tutta l'area elidendo qualsiasi forma di priorità tra spazio aperto e spazio costruito. Questi elementi, perimetrati da un sistema fitodepurativo e da una vegetazione "densa", necessaria al mantenimento delle biodiversità faunistiche, concorrono a creare un ciclo conchiuso ed autosufficiente, integrato anche dall'utilizzo di una superficie fotovoltaica in grado di soddisfare i bisogni energetici di tutte le attività.

Il livello di sostenibilità dell'intero intervento non si esplica solamente, però, nell'utilizzo di fonti di energia rinnovabile. La progettazione di un sistema funzionale complesso, che possa porsi al servizio e diventare punto di riferimento ed innovazione per le realtà agricole di punta del territorio di Sona, significa anche ribadire la centralità di quest'ultimo e delle biodiversità che esso esprime, rispetto ad un ulteriore possibile sviluppo. Suggerisce come solamente un circolo virtuoso tra ambiente, territorio e attività umane sia l'unica strada da dover perseguire.


 
Arch. Sofia Cattinari - Castelfranco Emilia e Arch.Roberta Paglioli - Modena
 

La memoria e il contemporaneo.
La struttura esistente rappresenta un vero e proprio pezzo di archeologia industriale, con i propri trascorsi storici e una propria memoria, che il progetto vuole conservare e rinnovare. Si propone quindi di mantenere questa immagine di scheletro con concluso, lasciando la struttura a vista ed inserendo al di sotto della sua copertura diversi volumi di diverse taglie, in modo da creare un dialogo dimensionale tra la grande opera in ferro, i nuovi elementi aggiunti, gli uomini che lo abiteranno e il paesaggio circostante.
La piattaforma in calcestruzzo, anch'essa esistente, diventa una sorta di "tappeto" progettuale che individua il piano sottostante la struttura come un sotto-spazio da attrezzare e da vivere, dotandolo così di nuovo significato. La piattaforma è trattata come piazza, come elemento distributivo su cui si organizzano tutte le altre funzioni.


 
Arch. Martina Basso
 
PAROLE CHIAVE
Contestualizzazione, Identità, Risorse Locali, Sostenibilità, Agricoltura, Turismo, Strada del vino, Mercato, Scatole impilate, Consumo a Km zero, Energia rinnovabile, Aggregazione, Capannone di Ferro, Riciclo.

IL CONTESTO: VALUTAZIONE E FUOCHI PROGETTUALI
Il capannone, costruito per esigenze industriali, ha perso la propria identità "industriale", prima di tutto perchè non è mai stato usato per questa finalità, poi perchè, essendo nell'era post industriale, dare ad un capannone nuovamente la funzione originaria, solo perchè si ha in mente l'equazione capannone=industria, è illogico ed economicamente svantaggioso.

Il "Capannone di ferro" tra l'altro, non ha nemmeno un identità urbanistica, perchè è "fuori luogo", inserito nella campagna, tra vigneti, gli arboreti, nel paesaggio agricolo (per usare il linguaggio del PRG, è fuori zona).

In pratica il "Capannone di ferro" è decontestualizzato.

Marcel Duchamp diceva che " un oggetto può cambiare il significato, mantenendo intatta la sua forma. L'importante è il contesto con cui si vede qell'oggetto". La riconversione delle funzioni del Capannone di ferro è il mezzo per riconoscere l'oggetto come parte del paesaggio.

Come si può dare un identità ed una riconoscibilità sociale?
L'idea è stata quella di puntare proprio sulle risorse locali per raggiungere una piena sostenibilità economica, ambientale e sociale del progetto e per integrare il Capannone al proprio contesto.

L'analisi swot, una tecnica usata nella pianificazione territoriale per la valutazione ex-ante di piani, programmi, progetti e politiche del territorio, ha permesso di ricostruire l'insieme dei punti di forza ed i debolezza del contesto locale, le opportunità e le minacce, derivanti da fattori esogeni, producendo opportuni fuochi progettuali, declinati poi in azioni specifiche, che il progetto ha puntualmente ripreso. L'analisi è stata condotta concentrandosi sul sistema della viabilità che insiste sul contesto del Capannone, su quello economico-paesaggistico e quello ambientale.

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